La ventitreesima edizione ha virato: ha una struttura più contemporanea e una impostazione più da teatro civile. E ci si interroga sulle frontiere, sulla commistione tra popoli, sulla legalità. Ma il cuore e l’anima sono sempre gli stessi, quelli messi a disposizione dagli attori di “Teatro Giovane Pachino” e shakerati sapientemente dal direttore artistico, Sebastiano Cimino. “Una rassegna di prosa
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