MABArt, le prime residenze artistiche e digitali della scuola italiana, è un percorso innovativo di formazione dedicato agli studenti di ogni ordine e grado su metodologie didattiche innovative, ideato e promosso dall’ IPSSEOA Costaggini di Rieti in risposta all’Avviso n. 31468 del 2019 del Ministero della Pubblica Istruzione e del Merito.
L’Istituto “Michelangelo Bartolo” di Pachino, con una delegazione composta da sei alunni della VC del Liceo Classico (Corrado Barbarino, Eleonora Bordieri, Rebecca Collura, Giulia Drago, Elena Fronte, Giuliana Lupo), accompagnati dalla docente Sabrina Barone, ha partecipato alla macro iniziativa “MABArt tra Archeologia e Metro Art” svoltasi a Napoli e Pompei dal 27 al 30 novembre 2023.
Una edizione speciale di Mabart, maratona progettuale e residenza artistica innovativa, dedicata sia all’archeologia, sia all’arte pubblica che nasce, si alimenta e si sviluppa nel mondo della metropolitana, un rapporto dunque tra mondo antico e contemporaneo.
Tutte le 19 istituzioni, in rappresentanza di 16 città e 9 regioni, si sono “connesse” nel segno di quello che è risultato più di un numero: 145 Archeoartisti tra studenti (112) docenti (23) hanno lavorato in squadre, in collettivi di artisti e di artiste conosciuti in questa occasione. Una “connessione” che ha portato questa residenza a lavorare in quattro ambienti di apprendimento diversi tra loro, in altrettanti laboratori “di produzione artistica collettiva e partecipata”, dalla scuola primaria alla secondaria di II grado.
Hanno tutti interagito nel segno di una metodologia di innovazione didattica, il Mab, attraverso cui sono stati mappati in maniera “collettiva e partecipata” alcuni luoghi per poi tradurre questa enorme mole di dati, conoscenze oggettive, culturali, emotive e percettive in qualcosa di diverso, di nuovo, legato all’arte. Partendo, dunque, dalla “mappatura” di Pompei e delle stazioni dell’arte, ad ogni collettivo è stato chiesto di immaginare e coprogettare una nuova stazione metropolitana artistica a partire da quelle emozioni, e dai messaggi raccolti nei dati dell’osservazione. Un laboratorio avvincente, che ha permesso a tutte le squadre di lavorare secondo fasi ben definite seguendo un principio cardine fondamentale: una metodologia, quattro fasi di lavoro, un laboratorio di produzione artistica dove il mondo analogico ha incontrato quello digitale. E infine, il momento delle “restituzioni”durante la cerimonia di chiusura: ogni collettivo ha presentato la sua opera d’arte con un discorso, uno “speech” di 3 minuti che ha tracciato il lavoro dei quattro giorni.
E’ proprio durante questo evento che è stata decretata vincitrice, nell’ambito della scuola secondaria di II grado, una delegazione che ha visto tra i sei protagonisti un’alunna del Bartolo, Rebecca Collura, mentre ad un’altra, Eleonora Bordieri, è stato conferito il titolo di ambasciatrice di MABArt. Vincitori e ambasciatori entreranno a far parte del prossimo MABart che chiuderà la seconda edizione a Gennaio 2024.
Quattro giorni intensi di formazione, di innovazione, di esperienze in una idea di scuola che decide di accogliere, moltiplicare, accelerare i linguaggi dell’arte e far sì che le idee camminino attraverso le energie di tutti.
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