“Non mi ricandidato, mi sono battuto per dare un’alternativa a queste accozzaglie e non ce l’ho fatta. Bisogna avere, in politica, l’umiltà di ammettere gli errori: ringrazio i vertici del Movimento, ma purtroppo a Pachino il merito non vuole essere riconosciuto dalla politica”. Lo ha detto nei giorni scorsi Ruggero Lupo, consigliere comunale uscente dei 5 Stelle ed ex vicepresidente del Consiglio comunale.
Un passo indietro annunciato e spiegato, non senza qualche polemica. Del resto i 5 Stelle avevano chiesto la disponibilità alla candidatura a sindaco di Fabio Fortuna, un nome che poi è andato raffreddandosi complice una vera e propria spaccatura di quello che poteva essere un esperimento in stile Sardegna: un campo larghissimo. Invece di larghissimo, anzi di larghissimi ci sono i confini delle coalizioni che andranno a sfidarsi tra meno di un mese. E come già successo a Noto due anni fa, il Movimento 5 Stelle non ci sarà. E Lupo nemmeno.
“Non è bastato il record di voto disgiunto alle ultime comunali – dice – per riproporre una candidatura onesta e senza conflitto, non è bastato nemmeno impegnarsi per far respirare le casse comunali o essere riusciti a partecipare ai progetti per la rigenerazione urbana o per una città sempre più smart. Questo, però, non vuol dire che non mi occuperò più di politica e della mia città. Considero la politica una missione, continuerò in questo nuovo percorso intrapreso con il circolo territoriale della zona sud. Continuerà ad essere presente e ad essere una spina del fianco. Per adesso grazie a chi mi ha sostenuto in questi anni”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni