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In carcere a Rebibbia, decide di togliersi la vita: detenuto suicida, era di Pachino

In carcere si occupava della spesa per gli altri detenuti

Avrebbe confidato ai propri avvocati di non avere un lavoro e nessuno che potesse credere in lui. Così, pensando di non avere più alcun futuro, ieri un detenuto di Pachino si è ucciso in cella, nel reparto G12 del carcere di Rebibbia: ha manomesso la porta per ritardare i soccorsi. Poi si è stretto il lenzuolo intorno al collo, sino a smettere di respirare.

Trent’anni, originario di Pachino, stava scontando una pena definitiva per reati legati allo spaccio di droga. In carcere si occupava della spesa per gli altri detenuti.

Come riporta “La Stampa”, era un ragazzo vivace che aveva vissuto momenti di sconforto all’inizio della detenzione (nel 2022), legato alla solitudine e alla lontananza dalla figlia adolescente.

Qualche giorno fa la notizia che sarebbe tornato libero nel 2026 e non nel 2030. Poi la decisione di togliersi la vita.


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