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Le richieste della Corte dei Conti, una Portopalo che cresce (e che sui rifiuti può fare di più): l’intervista a Rachele Rocca

Il sindaco del comune "più a Sud di Tunisi" ha tracciato un primo bilancio del suo mandato

Fare meglio e di più per la differenziata, fondi per la riqualificazione del borgo e l’idea di una Portopalo sempre più centrale in provincia e in regione. Ospite del consueto appuntamento del mercoledì con i sindaci dei comuni della provincia di Siracusa oggi era Rachele Rocca, sindaco del comune “più a Sud di Tunisi”.

Rocca che ha tracciato un bilancio di questa primissima parte di mandato, non nascondendo le paure relative all’ultimo accertamento richiesto dalla Corte dei Conti sullo stato di salute delle casse comunali.

“Intanto le notizie buone, con i fondi che arriveranno per sistemare una zona di Portopalo rimasta nel dimenticatoio per decenni e quelli per potenziare e riqualificare un plesso scolastico. L’obiettivo mio e di tutta la mia squadra è quello di programmare e progettare per il bene della città e della sua comunità. Mi spiace perché non voglio attaccare chi c’era prima, ma io al mio insediamento non ho trovato nemmeno un progetto esecutivo”, ha detto.

Detta della pace fatta con il collega “confinante” Giuseppe Gambuzza (“collaboriamo, ci rispettiamo e facciamo gli interessi delle nostre comunità”), Rocca ha parlato della valorizzazione di Portopalo da un punto di vista turistico, culturale e naturalistico, per poi riprendere l’argomento rifiuti: “stiamo per pubblicare la gara d’appalto per i prossimi sette anni, Portopalo si comporta bene ma deve fare di più”.

Infine lo spettro dissesto, parola che a Rocca non piace sentir nominata. “La Corte dei Conti ci ha chiesto accertamenti e documentazioni sui bilanci degli ultimi 8 anni, ci sono 17 pagine di richieste. Ci sono i tecnici che sono al lavoro per rispondere, io non sono un tecnico ma è la Corte dei Conti che dice che in passato alcune cifre iscritte in bilancio c’erano solo sulla carta e il disavanzo è andato ad aumentare. Ed eventuali responsabilità hanno nomi e cognomi”.


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