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Siracusa si prepara al maltempo: scuole e impianti sportivi chiusi domani in tutta la provincia

A questo punto il livello di allerta che sarà riportato sul bollettino (al momento le ipotesi sono tra l'arancione e il rosso) servirà solo per essere riportato nell'ordinanza sindacale, che quasi tutti hanno già predisposto per essere pubblicata intorno alle 17

In attesa del bollettino ufficiale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, previsto per il pomeriggio, i sindaci della provincia di Siracusa hanno deciso di procedere comunque con l’adozione di ordinanze preventive e quindi scuole di ogni ordine e grado, parchi pubblici, impianti sportivi e cimiteri comunali resteranno chiusi in tutto il territorio. Il primo ad annunciare la misura è stato il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo, ma l’approccio è condiviso da tutti i Comuni della provincia, che hanno scelto di dare priorità alla tutela dell’incolumità pubblica. Si è deciso di agire preventivamente, indipendentemente dal livello di allerta indicato dal dipartimento regionale, hanno spiegato diversi primi cittadini, richiamando – non senza polemica – anche le parole della Protezione Civile regionale sull’importanza della pianificazione e della manutenzione preventiva e della validità delle previsioni.

A questo punto il livello di allerta che sarà riportato sul bollettino (al momento le ipotesi sono tra l’arancione e il rosso) servirà solo per essere riportato nell’ordinanza sindacale, che quasi tutti hanno già predisposto per essere pubblicata intorno alle 17. Siracusa e tutta la provincia si apprestano infatti a fronteggiare un peggioramento significativo delle condizioni meteorologiche previsto per domani, venerdì 17 gennaio. Dopo giorni di piogge intense e venti impetuosi, un nuovo flusso di aria fredda proveniente dal Nord Europa porterà ulteriori disagi, con un ciclone in arrivo dal Mediterraneo che potrebbe causare piogge torrenziali e raffiche di vento fino a 100 km/h.

Le previsioni parlano di accumuli fino a 300 millimetri di pioggia in poche ore, un dato che fa temere allagamenti e ondate di piena nei torrenti, soprattutto nelle zone più a rischio, come le province di Siracusa, Ragusa, Catania e Messina. Le onde alte fino a 4 metri sulle coste completano il quadro critico, mentre le temperature in aumento potrebbero accelerare la fusione della neve sui rilievi, aggravando ulteriormente la situazione idrogeologica. Oltre alla chiusura delle scuole e delle strutture pubbliche, i sindaci invitano i cittadini a limitare gli spostamenti e a segnalare eventuali situazioni di pericolo alle autorità competenti. Si raccomanda di restare in casa il più possibile e di non sostare in prossimità di torrenti o aree soggette ad allagamenti.


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