Si è svolto lunedì presso l’aula magna del 3° Istituto Comprensivo “G. Verga” di Pachino il Convegno a tema “Il Volontariato del futuro: Emozioni che creano inclusione”. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Nessuno escluso. Formidabili” approvato dalla Regione Siciliana Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, nell’ambito delle realizzazioni di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del codice del terzo settore e vede capofila l’Associazione Superabili di Avola.
Gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado sono stati i protagonisti indiscussi dell’incontro. Dopo i saluti iniziali della Prof.ssa Maria Grazia Caruso, dirigente dell’Istituto “Verga”, e del Prof. Giuseppe Cataudella, presidente dei “SuperAbili”, la dott.ssa Cristiana Clementi, psicologa emotivo-relazionale, ha parlato ad una platea super attenta di giovanissimi del nuovo modo di concepire il Volontariato, non più visto come una semplice attività non retribuita, ma come una vera filosofia di vita, basata sulle Emozioni dei tre attori principali: i Volontari, i Destinatari, il Contesto familiare e sociale. Da qui, l’importanza di un nuovo approccio al tema.
Anche la Signora Maria Grazia Andolina, responsabile della “Comunità Fratelli Tutti-SuperAbili”, ha ricordato ai giovani studenti l’importanza del sentirsi utili nella vita del prossimo. Durante il dibattito diversi alunni hanno voluto raccontare la loro straordinaria esperienza inclusiva vissuta dentro e fuori la classe con un compagno disabile. La Prof.ssa Maria Grazia Caruso all’inizio dell’incontro ha ricordato agli alunni come questi momenti formativi rientrino nell’ambito dell’orientamento e dell’educazione alla convivenza civile, democratica e inclusiva in tutte le sue forme.
«Oggi ho compreso ancora di più – ricorda Cataudella – l’importanza di questi momenti formativi scolastici, momenti essenziali che rientrano nell’ambito dell’Educazione Civica e dell’orientamento. Le loro domande, le loro riflessioni e il loro vissuto ci mettono nelle condizioni di ascoltare in modo serio e autentico le loro storie di vita. Oggi con la testimonianza dell’alunna Benedetta e dei suoi compagni di classe cresce in me l’idea – conclude il presidente – di una scuola del futuro che deve necessariamente appassionare alla vita, una scuola di veri e autentici saperi, una scuola delle reali competenze trasversali che promuovono i temi della cittadinanza e del volontariato inclusivo».
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