A Pachino e nel Pd è scoppiato il caso Ricupero: l’ex consigliere comunale candidato alla carica di sindaco nel 2024 è stato “espulso per 2 anni” e non l’ha preso certo bene, affidando però a una nota circostanziata la propria presa di posizione.
“Ho appreso a mezzo stampa, e con largo anticipo rispetto a quanto poi notificatomi tramite mail, di essere stato espulso per 2 anni dal pd. Tale provvedimento è stato assunto dalla commissione provinciale di garanzia, riunitasi senza il numero legale. La mia espulsione sarebbe avvenuta per fatti relativi alle amministrative 2024 e, nello specifico, per le scelte riferite al turno di ballottaggio a Pachino, ed esattamente per non essermi alleato con la Dc Di Cuffaro e la loro candidata all’epoca di Azione, sostenuta altresì da MPA, e due civiche. Il tutto in un contesto di centro destra. Dall’altra parte la coalizione di Gambuzza, sostenuta dalla civica rinascita (che in passato aveva già appoggiato e lanciato la candidatura della Fronterrè alle amministrative del 2021) sud chiama nord (che all’epoca dei fatti era in opposizione all’ars al governo Schifani insieme a PD e Movimento 5 stelle) e forza Italia. L’apparentamento con questa coalizione avvenne a seguito di una totale chiusura, anche a mezzo stampa, dalla Fronterrè nei confronti miei e del mio gruppo”, scrive ricostruendo la vicenda, per poi proseguire nella spiegazione.
“In tutto questo è necessario ricordare come il simbolo del partito democratico non fosse presente nella tornata elettorale, e non per la spaccatura all’interno del partito, ma perché la segreteria regionale aveva posto il veto a qualsiasi sostegno o alleanza del Partito democratico con la democrazia Cristiana di Cuffaro. Testualmente così fu scritto: “ non sono consentite, come invece accaduto nelle ultime settimane a Pachino allusioni ad un paventato sostegno del partito democratico, anche attraverso l’uso dei social dei circoli del Pd, a coalizione ove sia presente il simbolo della democrazia Cristiana”. Tale nota, tuttavia, veniva opportunamente tenuta nascosta all’opinione pubblica, al fine di non condizionarla negativamente”, aggiunge.
La nota prosegue con Ricupero che spiega i suoi passi futuri ed entra nel meirto della questione politica. “Fatte queste premesse entro nel merito della questione politica. Mi appellerò a tutti gli organismi del partito perché con quest’atto illegittimo si è sancita l’alleanza tra una parte del partito Democratico e la DC Di Cuffaro, di questo sono responsabili i vertici provinciali del partito che hanno volutamente accostare la segretaria Schlein al nome di Cuffaro, non so fino a che punto strumenti inconsapevoli di giochi predisposti da infiltrati di destra all’interno del partito. Per questi soggetti chiederò a gran voce ed in tutti gli uffici competenti la loro espulsione” dice ancora.
“Tutto ciò accade con la complicità – aggiunge ancora – magari inconsapevole per via dell’inadeguatezza, di Gerratana, il quale, senza alcuna autorevolezza politica, è divenuto segretario senza il mio voto, ma con quello di Mario Bonomo. Quest’ultimo, vorrei ricordare al Segretario, ha sostenuto ufficialmente la candidatura di Ferdinando Messina a sindaco di Siracusa, candidato con il centro destra. Del resto il soggetto ha da sempre sostenuto e sposato battaglie di centro destra, compresa l’ultima campagna elettorale regionale che con la sua canditura a sostegno di Schifani ha permesso la sconfitta della sinistra. Inoltre, il segretario ha permesso a costui di piazzare un suo uomo nella commissione di garanzia, tale Salvo Fava, da sempre nell’orbita di Forza Italia ed anch’egli sostenitore di Ferdinando Messina”.
“Inoltre – si legge nell’ultima parte della lunga nota – mi stupisce apprendere, sempre tramite quanto inviatomi nella motivazione della mia espulsione, del sostegno del Senatore Nicita alla DC Di Cuffaro. Sono convinto che si tratti di una svista, perchè non penso che una persona della caratura politica e cultura di Antonio Nicita possa macchiarsi di tale onta. Sono convinto che qualche buontempone voglia tirarlo in mezzo a sua insaputa. A conferma di quanto dico posso, in qualsiasi momento, rendere pubblica la nota inviatemi. Infine credo che questa espulsione farsa, senza numero legale e piena di contraddizioni, sia stata programmata da sicari, i quali, velocemente, devono soddisfare i desideri di qualche mandante, in cambio dei voti alle elezioni provinciali imminenti”.
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