La riserva naturale privata dei Pantani Cuba e Longarini, tra Ispica e Pachino, è uno scrigno di enorme biodiversità, rifugio per centinaia di specie diverse di uccelli ed altri animali, e rappresenta pertanto, un patrimonio naturalistico e paesaggistico dal valore incommensurabile, riconosciuto a livello internazionale. La riserva privata viene gestita dalla fondazione Onlus tedesca Stiftung Pro Artenvielfalt – Fondazione Pro Biodiversità, che a partire dal 2014 ha acquistato il Pantano Cuba, il Pantano Longarini e molti dei terreni limitrofi, con l’unico obiettivo di ripristinare gli ambienti naturali dell’area umida e tutelarne la biodiversità.
Grazie agli interventi di bonifica, di rinaturalizzazione del territorio e di educazione mabientale portati avanti dalla fondazione, anno dopo anno, sempre più sono i turisti ed i visitatori che decidono di visitare l’area dei Pantani della Sicilia sud-orientale, contribuendo allo sviluppo sostenibile del territorio ed alla sua fruizione.
Nonostante questo, tra la sera del 30 luglio e quella del 31 luglio, la riserva privata è stata ripetutamente attaccata da 3 piromani: i tre delinquenti, ad oggi ancora ignoti nonostante le indagini in corso, appiccavano fuoco, in più punti, sia alla vegetazione ripariale del versante nord del pantano Longarini, sia alla vegetazione arborea dell’argine sud del pantano. L’area interessata dagli incendi ricade interamente all’interno della ZSC ITA090003 e della ZPS ITA090029 denominata “Pantani della Sicilia sud-orientale, Morghella, di Marzamemi, di Punta Pilieri e Vendicari”, e pertanto è soggetta a particolari vincoli di tutela comunitari.
Nonostante l’intervento dei vigili del fuoco, sia nella notte del 30 luglio che in quella del 31 luglio, gli incendi dolosi innescati, a causa del vento e della difficoltà di raggiungere alcune delle aree colpite dalle fiamme, hanno provocato in totale la perdita di circa 21 ettari di habitat naturali, interessando i comuni di Pachino, Noto ed Ispica: i danni ecologici agli ambienti e alle specie animali e vegetali sono elevati, così come i danni paesaggistici e quelli legati alla fruizione della riserva privata di Pantano Cuba e Longarini e, conseguentemente, anche al turismo locale. Gli incendi, soprattutto quello della notte del 30 luglio, osservabile persino dalle limitrofe città di Pozzallo e di Portopalo, hanno inoltre generato un’enorme quantità di fumi e ceneri derivanti dalla combustione sia della vegetazione naturale che di rifiuti speciali abbandonati illecitamente lungo i bordi delle strade adiacenti alle aree coinvolte dall’incendio; tali fumi e ceneri hanno coinvolto sia i terreni che le abitazioni limitrofe.
Le fiamme hanno inoltre rappresentato un rischio elevatissimo per diverse delle aziende agricole e serricole confinanti con il pantano Longarini, per le abitazioni, per i ciclisti e per il traffico veicolare, ed hanno causato la fuga di molti dei giovani fenicotteri nati quest’anno proprio nel Pantano Longarini, inesauribile fonte di attrazione per moltissimi visitatori, soprattutto durante l’estate.
“È chiaro che le azioni dolose portate avanti, sistemicamente, da tali soggetti, siano mirate a ledere proprio alle finalità e all’impegno che dedichiamo alla conservazione della natura e al conseguente beneficio dell’intero territorio – si legge in una nota della Onlus Stiftung Pro Artenvielfalt – un attacco che si oppone quindi non solo alla riserva privata in senso stretto, ma anche alla bellezza, alla lotta all’illegalità, alla conservazione della natura e soprattutto alla valorizzazione di un patrimonio comune di enorme valore per i cittadini siciliani delle aree limitrofe e non solo. Un attacco che non può e non deve restare impunito”.
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