“II Partito Democratico della provincia di Siracusa non ha nulla a che vedere con l’elezione del sindaco Gambuzza di Pachino o con la sua coalizione, né prima, né dopo il ballottaggio”. Il senatore e commissario provinciale del Pd, Antonio Nicita, tiene a precisarlo dopo l’esito delle Amministrative che hanno decretato la vittoria del candidato vicino a Forza Italia per appena 10 voti, quindi anche grazie all’apparentamento con Emiliano Ricupero. Candidato a sindaco a primo turno, ex capogruppo del Pd in Consiglio comunale, molto vicino al deputato regionale Dem Tiziano Spada, ovvio pensare che sia stato decisivo al ballottaggio contro Barbara Fronterré.
“Scelte personali – le bolla Nicita – che non hanno avuto nulla a che vedere con il Pd. Non si può attribuire, né direttamente né indirettamente, alcun ruolo al Pd nella Giunta o nella maggioranza consiliare a sostegno del sindaco Gambuzza”. E a questo punto, quindi, bisognerà capire quali provvedimenti possa prendere il partito nei confronti del suo esponente che – dopo l’apparentamento – ha già dichiarato di essere pronto ad amministrare Pachino con il neosindaco. I Democratici si sono decisamente disinteressati alle sorti del comune pachinese: prima la lite nella segreteria cittadina, mai veramente chiarita, poi la scelta di non presentare il simbolo, quindi non solo il mancato accordo con la Fronterré (sostenuta da esponenti Dem seppur senza ufficialità) ma addirittura l’apparentamento con l’altra parte. Nell’assoluto silenzio dei vertici. Ma ormai il dado è tratto.
Domattina, nella sede della federazione provinciale del Pd di Siracusa, il senatore Nicita, anche nella qualità di commissario provinciale, ringrazierà iscritti e simpatizzanti e avvierà la discussione sull’analisi del voto delle elezioni europee che, quello sì, nella provincia di Siracusa, ha registrato una crescita in valori assoluti e percentuali non solo rispetto alle scorse elezioni europee ma anche rispetto a tutte le elezioni regionali e politiche dl 2017 ad oggi. Successive riunioni del Partito provinciale, a seguito della Direzione regionale del 4 luglio, saranno invece dedicate agli assetti organizzativi e alle ultime elezioni amministrative. Perché adesso è finito il tempo dei commissari.
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