Gli affidamenti del Comune di Pachino hanno fatto, lo stanno facendo ancora, litigare maggioranza e opposizione. Dai banchi di quest’ultima era stato il consigliere Davide Fronterrè a sollevare il caso già un mese fa, chiedendo anche l’intervento del Prefetto, stamattina il sindaco Giuseppe Gambuzza un po’ scocciato aveva replicato a tono.
L’8 marzo la prima stoccata di Fronterrè: “piovono affidamenti diretti al Comune di Pachino”, sollevando il caso di un affidamento diretto da 24mila euro “fatto…ad un candidato nella lista di Rinascita alle elezioni amministrative”. Segue un consiglio comunale movimentato a fine marzo, la richiesta dell’intervento del Prefetto e altri affondi che arrivano dal Partito Democratico.
Il primo cittadino di Pachino Giuseppe Gambuzza parlato di “atto ignobile”, dicendo – questa mattina – di aver “inviato al Prefetto le copie degli atti di cui si lamenta la presunta violazione delle norme”, aggiungendo una valutazione politicia anche a quello che sta tentando di fare l’opposizione nei suoi confronti: “vuole paralizzarla, confermandosi nemici del cambiamento e della buona e attiva amministrazione. Dunque nemici dei Pachino e dei Pachinesi”.
Finita? No. Perché poco fa Fronterrè ha pubblicato un altro post su fb, spiegando che la cosa sta comunque andando avanti: “l’amministrazione di Pachino continua ad assegnare incarichi diretti: altro che legalità, qui si governa per ricambiare favori. Il mio è stato definito dal sindaco un gesto ignobile, per me è invece avere senso di responsabilità verso la mia città, nel ruolo di consiglio comunale”.
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