“Tornare a Betlemme, in quella mangiatoia dove Dio si è fatto povero per arricchirci della sua bontà”. Sceglie l’immagine più semplice, forse scontata ma sicuramente più forte, mons. Salvatore Rumeo nel suo primo messaggio di auguri di buon Natale da vescovo di Noto.
Pochi fronzoli, ma è diretto al cuore della sua comunità: serve cambiare, per vivere come Dio e Gesù insegnano e vorrebberro. “Dobbiamo tornare sui sentieri di pace, come i sentieri di Betlemme, che magari adesso è zona di cattiveria (chiaro riferimento alla questione palestinese, ndr). Sentieri che poi sono il sentire delle nostre città e dei nostri comuni: ecco, non dobbiamo essere bravi solo a parole, dobbiamo accompagnare le buone intenzioni ai fatti, tornando a stringere la mano all’altro per costruire insieme un futuro migliore”.
Nel messaggio di auguri anche un passaggio per Giorgio La Pira. Nel 2024 saranno passati 120 anni dalla sua nascita e mons. Rumeo lo ricorda così: “Il suo sogno era costruire la pace, facciamolo anche nostro”.
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