In tendenza

Pachino, il Pd sul sindaco Gambuzza: “fa fatica a capire i ruoli e distinguere i compiti”

Lo scrive in una nota il circolo locale nel commentare, tra le alte cose, anche l'intervista del primo cittadino ai microfoni di Siracusa News andata in onda mercoledì scorso

“Stupisce, francamente, che il sindaco di Pachino nonostante una carriera politica ultra-ventennale che lo ha portato, nelle ultime due tornate elettive, ad occupare le massime cariche istituzionali (presidente del Consiglio e sindaco), ancora faccia fatica a capire i ruoli e distinguere i compiti”. Lo scrive in una nota il circolo Pd di Pachino nel commentare, tra le alte cose, anche l’intervista del primo cittadino ai microfoni di Siracusa News andata in onda mercoledì scorso.

Circolo che rintuzza alcune parole del sindaco e rispedisce al mittente critiche e messaggi criptati.

“Lancia – si legge nella nota – accuse ad altri di essere ancora in campagna elettorale, mentre non perde occasione per essere sempre aspramente polemico e continua ad insultare il Circolo del Partito Democratico di Pachino definendolo il “partito che non c’è” (chi sarebbe ancora in campagna elettorale?).  Mostra costantemente un acceso personalismo verso il nostro consigliere comunale, Davide Fronterrè, reo solo di fare … il consigliere comunale, ovvero, porre interrogativi, chiedere carte e denunciare atti e situazioni non chiari. E altrettanto fa con Barbara Fronterrè, candidata sindaca che lui ha sovrastato per appena lo 0,1 % su oltre novemila votanti, e verso la quale dovrebbe mostrare un rispetto particolare quale rappresentante della metà del corpo elettorale di Pachino, continuando a confondere la capogruppo di Pachino Crede con il Pd”.

E poi ancora: “Si si mostra, contemporaneamente, insofferente ad ogni critica o rilievo, reagendo sempre in maniera piccata e verbalmente scomposta salvo “stupirsi” (lui) di quelli che solo lui vede come attacchi personali, atteggiandosi a povera vittima. Signor Sindaco, se ne faccia una ragione: in democrazia esiste anche l’opposizione. Che Lei voglia riconoscerla o meno – magari dando prova concreta della “disponibilità al dialogo” che ha molto ipocritamente sbandierato nell’intervista, mentre sciorinava tutto l’elenco che abbiamo stilato – è una cosa che deve imparare a fare, anche in fretta”. 


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni