Una piantagione di marijuana fra gli alberi di fichi d’India per eludere eventuali controlli e un magazzino degli attrezzi adibito a laoratorio per l’essiccatura e il confezionamento della droga. Così una famiglia di braccianti agricoli, almeno uffialmente, di Pachino gestiva una proficua attività di produzione e spaccio che li ha fatti finire, ieri, in manette. A porre fine a questa
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