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Pachino, studio sui fondi democrazia partecipata: “la svolta nel 2021, dopo l’approvazione del regolamento”

L'approfondimento arriva dall'associazione “Spendiamoli Insieme” che ha passato al setaccio le situazioni dei 37 comuni siciliani chiamati al voto a giugno

Il Comune oggi commissariato di Pachino (21.678 abitanti) dispone di fondi annui di democrazia partecipata per 11/13 mila euro e ha dato una svolta ai propri processi nel 2021 quando venne approvato il regolamento. Un regolamento che apre alla partecipazione anche dei minorenni, 16enni e 17enni, che struttura gli elementi fondamentali della “scheda-progetto” con cui i cittadini possono presentare le proprie proposte e che sceglie – per l’espressione delle preferenze – la modalità dell’assemblea pubblica nella quale i diversi progetti vengono presentati e discussi per poi essere votati.

L’approfondimento arriva dall’associazione “Spendiamoli Insieme” che ha passato al setaccio le situazioni dei 37 comuni siciliani chiamati al voto a giugno.

La “svolta” di Pachino ha premiato come dimostra il “crescendo” della partecipazione. Nel 2022 vennero presentate 5 proposte e a votare la preferita furono 154 cittadini mentre nel 2023 vennero presentate 7 proposte e a votare furono in 566. Qualcosa da migliorare però c’è anche qui. Ed è (come succede spesso) la questione delle tempistiche. Nel 2022 l’avviso con cui il Comune ha chiamato a raccolta la cittadinanza per presentare progetti è datato 12 ottobre e ha scadenza appena due settimane dopo. L’anno scorso l’avviso è arrivato un po’ prima, il 20 settembre, e il tempo dato ai cittadini per l’ideazione dei propri progetti è stato doppio, un mese. C’è quindi un miglioramento anche in termini di tempistiche e tuttavia la legge prevede che i Comuni con più di 10 mila euro a disposizione, com’è appunto Pachino, facciano partire il processo annuale entro il 30 giugno.


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