La festa per i 50 anni d’autonomia del Comune, un articolo de La Sicilia, i commenti del sindaco e del vicesindaco, la difesa di Assostampa e, infine, un altro post pubblicato dal sindaco sulla vicenda.
Sta avendo un’appendice decisamente movimentata e dai toni anche eccessivi la festa per i 50 anni dell’autonomia del Comune di Portopalo di sabato scorso. Nel Comune più a Sud di Tunisi arrivano praticamente tutti: sindaci della provincia, deputati regionali, nazionali ed europei (con leggera predominanza di esponenti di Fratelli d’Italia) e anche il ministro Musumeci. Si esibisce Ron, c’è anche il vescovo della Diocesi di Noto mons. Salvatore Rumeo, la serata prevede anche uno spettacolo pirotecnico. È sabato 8 marzo, e tutto finisce lì.
Martedì 11 marzo su La Sicilia si pubblica un articolo a firma di Mario Barresi e Luisa Santangelo in cui, oltre al racconto di quanto successo due giorni prima vengono citate alcune delle cifre spese per l’organizzazione, in una narrazione che collega ogni voce di spesa agli atti ufficiali approvati dal Comune. Dalle spese per gli spettacoli a quelle per l’allestimento della serata, moquette e omaggi agli ospiti inclusi. L’articolo esce sull’edizione cartacea ma tutto è destinato ad accendersi quando qualche ora dopo l’articolo viene pubblicato sul sito de La Sicilia e poi condiviso sui social. E sul post con cui viene condiviso su Facebook spuntano i commenti – che definire critici è un eufemismo – del sindaco Rachele Rocca e del suo vice Corrado Lentinello, i quali non si trovano d’accordo con la ricostruzione fornita dai due giornalisti, soprattutto sulla spesa per l’acquisto della moquette rossa, apostrofati in maniera forte. Parole che provocano la reazione di Assostampa regionale (e provinciale) subito intervenuta a difesa due colleghi. È l’11 marzo, non è finital
Oggi però il sindaco Rocca pubblica un post sulla propria pagina Facebook, continuando ad apostrofare in maniera forte i giornalisti e ritornando sulla questione che evidentemente non le è andata giù: la storia della moquette “costata 40 mila euro“, spiegando che la cifra spesa di circa 39mila euro iva inclusa è quella in cui rientrano i costi per “la fornitura e posa in opera della moquette per l’importo di 4.500 euro (non 40.000), la fornitura e posa in opera di piante ornamentali e fiori, l’allestimento degli interni compresa la pitturazione di una chiesa chiusa da anni ed anni, la sistemazione delle aree esterne”. È il 12 marzo. E anche stavolta non sembra essere finita qui.
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