La rotatoria nei pressi del mercato ortofrutticolo a breve tempo, la piazza da trasformare in isola pedonale (ma dopo un confronto con i commercianti) e l’idea di bussare alla Regione Siciliana per chiedere un referendum per far decidere ai residenti delle cosiddette “terre di mezzo” tra Pachino e Noto da che parte stare. Ma anche un focus sui rifiuti, sui problemi di bilancio e sulla politica provinciale, confermando la vicinanza a Forza Italia e al deputato regionale Riccardo Gennuso ma rimandando l’ingresso nel partito azzurro.
La prima volta del sindaco di Pachino Giuseppe Gambuzza ai microfoni di Siracusa News è stata ricca di spunti e interessanti dichiarazioni, un veloce riassunto delle problematiche affrontate durante l’estate e uno sguardo sugli impegni (e promesse future).
“La stagione estiva è andata bene nonostante il mio insediamento sia avvenuto a fine giugno – ha detto – e grazie ai fondi della Regione Siciliana siamo riusciti ad allestire una serie di spettacoli interessanti. Anche l’emergenza idrica è stata tamponata, ma lì a Marzamemi e Spinazza c’è qualcosa da rivedere. Avremmo circa 40 utenze che ricadono nel territorio di Noto da servire, ma probabilmente non sono solo 40. Da qui nascono problemi e torniamo a parlare della famosa convenzione per la gestione di quella zona, nella massima collaborazione con il sindaco Figura. Ma c’è la volontà di arrivare a chiedere la competenza su quelle zone. Chiederemo i territori”.
A tre mesi dalle elezioni, alcuni rapporti sembrano ripresi, altri un po’ meno. “Da Portopalo mi hanno massacrato ma adesso è tutto ok – ha detto – mi spiace l’acredine che si è creata con Barbara Fronterrè. Capisco la sconfitta elettorale, ma io mi sono sempre detto pronto a collaborare per il bene di Pachino. Anche con Fortunato (candidato di Fdi) tutto normale, come del resto con Emiliano Ricupero che ha scelto di correre con me al turno di ballottaggio”.
Capitolo problemi da affrontare. “Con i rifiuti abbiamo cercato di avviare una serie di controlli e verifiche, non ultimi quelli sui mastelli utilizzati dalle attività in piazza a Marzamemi, dove ritengo sia necessario rispettare i propri spazi. Stiamo cercando di capire se ci sono state irregolarità e siamo pronti a intervenire. Abbiamo un problema con i consuntivi non approvati e abbiamo bisogno che il Ministero ci aiuti. Anche perché abbiamo perso unità comunali: con meno di 100 dipendenti è difficile da gestire la situazione”.
Infine una battuta sul ritorno al voto per l’ex Provincia. “L’idea di un candidato unitario la ritengo giusta, che sia un profilo di esperienza che possa mettere d’accordo tutti. Penso sia una buona idea. Io con Forza Italia? Sono vicino al deputato Riccardo Gennuso, ma non è ancora arrivato il momento”.
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