Il gup del Tribunale di Siracusa ha emesso una condanna a 12 anni ed 8 mesi di reclusione per omicidio nei confronti di Maidoum Djasem, 20 anni, originario della Tunisia, accusato di aver ucciso a coltellate un connazionale al culmine di una rissa che ha visto coinvolti altri stranieri tra il 6 ed il 7 giugno del 2023 a Pachino.
Il tunisino, difeso dall’avvocato Emiliano Bordone, avrebbe inflitto, stando a quanto emerso nelle indagini dei carabinieri e della polizia, alcuni fendenti al 30enne, poi morto, secondo quanto indicato nella relazione del medico legale, per shock emorragico. Per gli inquirenti, in quella drammatica notte vi sarebbe stato uno scontro tra due fazioni della comunità tunisina nella zona tra via Palestro e via Trieste: sarebbero state usate bottiglie di vetro, bastoni, sedie e altri oggetti contundenti ma il 20enne avrebbe avuto con sè un coltello e con quello si sarebbe scagliato contro il rivale, ferito a morte.
Nella colluttazione a farne le spese sarebbero stati altri due stranieri che rimediarono ferite al capo ed alle mani ma, per fortuna, senza gravissime conseguenze.
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